Un nuovo standard per la valutazione medico-legale del danno alla persona


La recente pubblicazione delle Buone Pratiche Cliniche di Valutazione Medico Legale delle Menomazioni alla Integrità Psicofisica comprese tra 10 e 100 punti di Invalidità Permanente segna un passo fondamentale per il sistema giuridico-sanitario italiano. Promosso dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA), questo documento si propone di colmare un vuoto normativo importante: l’assenza di un riferimento ufficiale per la valutazione delle cosiddette menomazioni “macropermanenti”.

Il criterio percentuale per esprimere il danno biologico – cioè il pregiudizio permanente all’integrità psicofisica – è ampiamente riconosciuto dalla legislazione italiana, ma fino a oggi mancava uno strumento ufficiale e aggiornato per valutare in modo standardizzato le invalidità gravi, comprese tra 10 e 100 punti. L’iniziativa di SIMLA rappresenta quindi un tentativo ambizioso di fornire una guida metodologicamente solida e scientificamente fondata, che unisca trasparenza, terzietà e rigore clinico.

Il cuore del documento: principi e statement

Il documento si apre con una serie di statement che stabiliscono i principi generali della valutazione medico-legale. Fra i più significativi spiccano:

  • L’importanza di considerare i riflessi dinamico-relazionali del danno, sia comuni che soggettivi.
  • La raccomandazione di esprimere le menomazioni sempre in termini percentuali, per garantire riproducibilità e trasparenza.
  • L’applicazione del principio di analogia per menomazioni non previste specificamente nelle tabelle.
  • La necessità di una valutazione globale in caso di lesioni multiple o preesistenze.
  • L’attribuzione esclusiva al medico legale della valutazione del danno psichico.

Questi statement fanno da fondamento alla successiva sezione applicativa e tabellare.

Le tabelle: un sistema articolato per distretti e funzioni

La sezione più corposa del documento è rappresentata dalle tabelle valutative, che suddividono le menomazioni secondo i principali distretti anatomo-funzionali: sistema nervoso centrale e periferico, funzioni sensoriali, motorie, respiratorie, cardiovascolari, digerenti, urinarie, sessuali, endocrino-metaboliche ed estetiche.

Ogni voce è associata a un valore fisso o a un intervallo percentuale che riflette la gravità della menomazione. Per esempio, la paraplegia senza controllo del tronco ha un valore del 85%, mentre una monoplegia dell’arto inferiore può variare tra 45% e 55% in base alla protesizzabilità e alla funzionalità residua.

Una sezione particolarmente rilevante è quella dedicata alle menomazioni visive e uditive, nelle quali la valutazione si basa su criteri oggettivi (acuità visiva residua, campo visivo, audiogramma) e su formule precise. Viene anche trattata la valutazione dei danni estetici, considerando l’impatto psicologico e sociale, con una classificazione che va dal pregiudizio moderato fino alla deformazione gravissima.

L’attenzione alle preesistenze e alla personalizzazione

Uno degli aspetti più innovativi del documento è l’approccio alla valutazione delle menomazioni in soggetti con condizioni preesistenti. In questi casi, il danno viene modulato in base allo “stato anteriore” del soggetto, cioè alla sua condizione psicofisica prima dell’evento lesivo. Questo consente una valutazione più equa, soprattutto per soggetti anziani o fragili, per i quali viene riconosciuta la maggiore vulnerabilità e le minori capacità di recupero.

Particolare importanza è data anche alla “valutazione sartoriale” del danno, soprattutto nei casi in cui l’interazione tra menomazione e preesistenze produce un pregiudizio maggiore rispetto a quanto indicato dalle tabelle.

Una guida operativa per il presente (e il futuro)

Il documento è pensato non solo per i medici legali, ma anche per avvocati, magistrati, compagnie assicurative e operatori del settore sanitario. È uno strumento di lavoro che unisce rigore scientifico, chiarezza espositiva e applicabilità pratica. L’obiettivo è garantire uniformità e coerenza nelle valutazioni, tutelando al meglio i diritti dei cittadini danneggiati.

Con questo nuovo standard, la medicina legale italiana si dota finalmente di un riferimento aggiornato, moderno e scientificamente fondato per la valutazione del danno biologico permanente di entità medio-grave. Una conquista importante per un settore delicato, dove la precisione e l’equità non sono solo auspicabili, ma essenziali.

Il testo integrale delle linee guida può essere scaricato dalla Biblioteca di Iuremed Academy sezione Tabelle


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