Lesione vascolare nel corso di protesizzazione di anca

Maria, una donna di 70 anni, si era rivolta ai professionisti di Iuremed per ottenere giustizia e chiarezza a seguito di gravi complicanze emerse dopo un intervento chirurgico di artroprotesi totale all’anca destra. La vicenda ha sollevato questioni delicate di malasanità, connesse all’esecuzione dell’operazione e alla gestione post-operatoria.

Il caso clinico di Maria

Maria soffriva di coxartrosi bilaterale, una patologia degenerativa dell’anca, che aveva compromesso gravemente la sua mobilità e qualità della vita. In considerazione del quadro clinico, si era optato per un intervento chirurgico di protesizzazione, descritto come di routine per medici esperti. Tuttavia, nelle ore successive all’operazione, Maria ha iniziato a manifestare sintomi preoccupanti, quali ischemia e freddo all’arto inferiore destro. Trasferita d’urgenza in un’altra struttura ospedaliera, le fu diagnosticata una trombosi massiva delle arterie dell’arto inferiore, riconducibile a una “contusione arteriosa” rilevata durante un intervento vascolare correttivo.

Complicanze della patologia e gestione post-operatoria

Le complicanze legate all’intervento di protesizzazione dell’anca possono includere:

  1. Trombosi arteriosa: la formazione di trombi nei vasi sanguigni, spesso causata da lesioni dirette o indirette della parete vascolare durante l’intervento.
  2. Ischemia acuta: riduzione o interruzione del flusso sanguigno che, se non trattata tempestivamente, può portare a necrosi dei tessuti o necessità di amputazione.
  3. Sindrome compartimentale: un’eccessiva pressione nei compartimenti muscolari che richiede fasciotomie per prevenire danni permanenti.

Maria ha subito queste complicanze, che hanno comportato ulteriori interventi chirurgici, tra cui un bypass vascolare con innesto sintetico e una fasciotomia decompressiva.

Errori medici riconosciuti dai consulenti

La perizia tecnica eseguita per il tribunale ha messo in luce alcune criticità:

  1. Condotta chirurgica non adeguata: È stato rilevato un trauma contusivo ai vasi iliaco-femorali, probabilmente causato da una manovra operatoria incongrua. Questo trauma ha scatenato la trombosi, evidenziata successivamente durante la diagnostica.
  2. Errore evitabile: Secondo i consulenti, tale complicanza sarebbe stata prevenibile se fossero state adottate le necessarie precauzioni durante l’intervento.
  3. Mancata diligenza media: Si è riscontrata una violazione delle norme di buona pratica chirurgica, il che evidenzia una responsabilità diretta dell’equipe operatoria.
  4. Assenza di documentazione probante: Non sono emersi elementi che confermassero altre cause, quali l’ipotensione perioperatoria non corretta, ipotizzata senza prove specifiche.

Il ruolo di Iuremed

Grazie al supporto di Iuremed, Maria ha potuto affrontare un percorso per far valere i propri diritti, ottenendo una perizia tecnica che ha dimostrato il nesso di causalità tra le lesioni subite e la condotta chirurgica inadeguata. Il caso evidenzia quanto sia importante il ruolo di esperti legali e medici per tutelare i pazienti e promuovere la sicurezza nei trattamenti sanitari.

La storia di Maria ci ricorda che la giustizia non solo aiuta a riparare il danno subito, ma contribuisce anche a migliorare il sistema sanitario, prevenendo che errori simili si ripetano.

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