Fistola ureterale dopo isterectomia laparoscopica
La signora Maria Rossi (nome di fantasia) si è rivolta a Iuremed dopo un percorso sanitario doloroso e complesso, iniziato nel 2016 con la diagnosi di polipi endometriali e iperplasia complessa con atipia. L’indicazione terapeutica – correttamente aderente alle linee guida nazionali ed internazionali – fu l’isterectomia totale laparoscopica con annessiectomia bilaterale.
Le complicanze post-operatorie
Nonostante la correttezza dell’indicazione e la competenza degli operatori, l’intervento eseguito presso l’Azienda Sanitaria Alfa generò una grave complicanza: una fistola uretero-vaginale, conseguenza di un danno termico/ischemico all’uretere destro verificatosi durante le manovre coagulative. La lesione non fu immediatamente riconosciuta e portò, nelle settimane successive, a ricoveri ripetuti, posizionamento di nefrostomia, tentativi di stent e, infine, a un nuovo intervento di riparazione chirurgica.
Da quel momento la paziente ha sviluppato incontinenza urinaria permanente, infezioni urinarie ricorrenti e una sindrome ansioso-depressiva che hanno compromesso in maniera significativa la qualità della sua vita quotidiana.
Le conclusioni del CTU
La consulenza tecnica d’ufficio ha accertato che:
– l’indicazione all’intervento era corretta;
– la complicanza non può essere considerata una mera eventualità imprevedibile, bensì effetto di errore tecnico imputabile ai sanitari, i quali avrebbero dovuto allontanare l’uretere durante le manovre di coagulazione;
– sussiste un nesso causale diretto fra l’isterectomia e la fistola ureterale insorta;
– la signora Rossi ha riportato un danno biologico permanente del 15%, oltre a 45 giorni di inabilità temporanea totale e 150 giorni di inabilità temporanea parziale.
Il risarcimento
Grazie all’assistenza dei professionisti Iuremed, la paziente ha potuto vedere riconosciute le sue ragioni e ottenere un giusto risarcimento per i gravi postumi riportati.
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